Dice Guido Catalano, poeta nato e cresciuto a Torino:
a Milano gira il grano
a Roma è tutto un magna magna
a Napoli poi muori
a Verona ti innamori
ma a Torino
non si scherza
un cazzo.
Ed è proprio così, a Torino non si scherza un cazzo, anche e soprattutto quando si parla di libri e non solo perché questa è la casa del Salone del Libro (ps qui la recensione a La città dei vivi, scritto da Nicola Lagioia direttore proprio del Salone) o perché ci sia un incredibile fermento grazie al Circolo dei Lettori e alle tantissime librerie indipendenti. Qui sono ambientati molti romanzi usciti negli ultimi anni da autori che in Torino hanno casa e fonte di ispirazione.
Non tutti sono volumi recentissimi, ma sono davvero da recuperare, leggere e godere dalle loro pagine, anche perché danno una rappresentazione meno imbalsamata, patinata e perfettina della città dei primati.
Ecco qui tre autori e tre testi che vi consiglio per un’immersione in una Torino davvero incredibile.
Enrico Pandiani – Polvere
Enrico Pandiani vive e lavora tra Torino e Parigi, sua è la serie “Les Italiens” ambientata tra i poliziotti parigini dell’unità crim sulle tracce di criminali e assassini. La loro caratteristica è essere un gruppo di uomini e donne tutti di origine italiana. Quelli scritti da Pandiani sono gialli duri, belli, appassionanti, come quelli di una volta, un po’ alla Maigret, per dire.
Un’incursione torinese c’è già in uno dei volumi dei “Les Italiens”, ma è un’altro il testo su cui voglio soffermarmi, è Polvere. Interamente ambientato in città, in un quartiere non così conosciuto a meno che non si sia un local. Scordatevi Piazza Castello, Piazza Vittorio, il quadrilatero romano, Via Roma e Piazza Cavour. Qui siamo tra Aurora e Barriera di Milano. Due quartieri di quelli strong, ai margini, veri, concreti.
La storia è un giallo, scritto nella maniera in cui un giallo dovrebbe essere scritto. Accattivante, veloce, capace di lasciare senza fiato.
Enrico Pandiani
Ed D&A Planeta

Christian Frascella – La serie di Contrera
Christian Frascella non è nuovo ad ambientare i suoi libri a Torino, con Contrera ha fatto molto di più, ha ambientato una serie intera. Il primo Fa troppo freddo per morire del 2018, seguito da Il delitto ha le gambe corte nel 2019 e L’assassino ci vede benissimo del 2020.
Il protagonista di questi polizieschi è appunto Contrera, ex poliziotto fatto furi dall’arma per un caso di droga. Una ex moglie alle spalle, una figlia che non vede mai, un “ufficio” dentro una lavanderia a gettoni in Barriera di Milano (again) e una bottiglia di Corona sempre in mano.
Il ritmo è velocissimo, Contrera lo si odia E lo si ama, perché in fondo è come ognuno di noi, pieno di difetti. Le storie sono ben scritte, il colpevole qui davvero si scopre solo alla fine con tanto di bocca spalancata, leggerli è buon modo per impegnare qualche ora.
Christian Frascella
Fa troppo freddo per morire – Il delitto ha le gambe corte – L’assassino ci vede benissimo
Ed Einaudi

Alessandro Perissinotto – Le colpe dei padri
Torinese classe ’64 Alessandro Perissinotto nei suoi libri riesce sempre a fare un ottimo lavoro, mixa storie da lui create con fatti realmente accaduti.
Nel suo libro Le colpe dei padri, ad esempio, ambienta una storia nella “Torino bene” dei primi duemila (ci sono attici in pieno centro, macchine potenti e parecchi soldi che girano) che, per una serie di giri, rapporti familiari, finisce col toccare il mondo lontanissimo delle BR.
Se ancora non lo conoscete, è ora di procurarvi qualche suo libro.

Alessandro Perissinotto
Ed Piemme
Avete altri libri scritti e ambientati a Torino da consigliarmi?