Identikit

Se mi chiedono il tuo identikit

dirò che i tuoi capelli sono acqua notturna

e riflessi di sole su un ramo di cannella.

Dirò che hai per occhi

due tramonti del violento Pacifico,

che il tuo naso si presta a riconoscere

tutti gli aromi che nobilitano,

che la tua bocca è serena sorgente

da cui sgorgano le parole necessarie

a dar nome al testardo sentiero della gioia.

Del tuo corpo dirò che è opera di artigiani

forgiato con metalli, lana chilota e fragile vimine

perché ti hanno fatta per comandare i venti

gli incendi e le burrasche.

E il tuo sangue è rosso, intensamente rosso

come il meglio delle meglio bandiere.

e vi navigano barche allegre

che puntano la prua verso il porto della felicità.

Infine, per descrivere l’architettura dei tuoi piedi

dirò che sono lenti, piccoli e sicuri,

e si muovono senza l’esitazione della fretta,

sapendo che toccheranno sempre la meta.

(Parigi, 1997)

da Istruzioni per il viaggiatore. Poesie (1967-2016) (Guanda editore, 2022), trad. it. Ilide Carmignani