Beppe Fenoglio

Alba la presero in duemila il 10 ottobre e la persero in duecento il 2 novembre dell’anno 1944.

Ecco riassunto in poche e scarne parole Fenoglio, lo scrittore Beppe Fenoglio. L’incipit del suo libro d’esordio, I ventitre giorni della città di Alba, racchiude l’essenza stessa del suo scrivere. Asciutto, appunto, essenziale.. Il tutto che trova forma e si racchiude in un attimo. Uno sbaffo d’inchiostro sulla pagina bianca. Un libro, un pensiero, un modo d’essere. Una vita. Una sigaretta fumata velocemente, aspirata e poi gettata via in un amen. Lo scrittore Beppe Fenoglio.


Fu la più selvaggia parata della storia moderna: solamente di divise ce n’era per cento carnevali.

Dodici racconti, un libro, Beppe Fenoglio.

Dodici racconti che danno corpo ad un libro, ad una raccolta di vita e di colori e di sensazioni. La guerra partigiana, i suoi protagonisti e le loro virtù e le loro paure e debolezze, le condanne senza nessuna forma d’appello, la vita grama della collina e dei langaroli, le miserie della povertà.

Scesero la collina, molti piangendo e molti bestemmiando, scuotendo la testa guardavano la città che laggiù tremava come una creatura.

E la poesia, anch’essa compagna dei racconti di Fenoglio. Il neorealismo che si fa poetica letteratura e con dolcezza racconta la morte di un partigiano, fatto di per se colmo di tragedia e violenza, in modo lieve e, appunto, poetico. Ed ecco il partigiano, colpito a morte lungo il pendio di una collina, che scivola dolcemente come cullato dalla terra dove ha trovato, invece, la morte. Dei giusti. La morte che riscatta una vita e che colma di dignità il nostro sbandato e sbiadito presente.

Scivolava giù per i piedi, e le sue mani aperte trascorrevano sull’erba come in una lunghissima carezza.

Titolo : I ventitre giorni della città di Alba

Autore : Beppe Fenoglio

Editore : Einaudi

Pagine : 145

Prezzo : 9,50 euro