Cittadini, lavoratori: sciopero generale contro l’occupazione tedesca, contro la guerra fascista per la salvezza delle nostre terre, delle nostre case, delle nostre officine. Come a Genova e a Torino, ponete i tedeschi di fronte al dilemma: arrendersi o perire.

Sandro Pertini, Radio Milano Liberata, 25 aprile 1945.

Una testimonianza preziosa 25 aprile 1945, libro dello storico torinese Carlo Greppi. Un testo necessario in tempi in cui la lotta di liberazione nazionale, la Resistenza, viene derubricata ad un derby folcloristico tra nostalgici del comunismo – avendo ben a mente che il comunismo italiano ha concorso largamente alla costruzione dell’Italia democratica – e del fascismo e non riconosciuta per quello che è stata ed è tuttora, il momento storico solenne in cui il popolo italiano ha ripreso in mano il suo destino operando in prima persona nel combattere il nemico nazi-fascista. 

L’Italia del Nord che si libera da sola

Una Liberazione che non è stata dono gratuito, omaggio delle truppe alleate, ma soprattutto risultato ultimo del sacrificio di donne e uomini, cittadini e lavoratori, che con la loro azione hanno ridato onore e dignità al paese. È l’Italia del Nord che si libera da sola, come ricorderà l’autore. Quello stesso paese che nel 1938 aveva emanato le infami leggi razziali e che si era accodato, due anni più tardi, alla guerra d’aggressione germanica. 

Ecco, il libro di Carlo Greppi è, al contempo, un antidoto e un’ode civile che racconta i venti mesi della guerra partigiana facendo ricorso alle testimonianze dei suoi protagonisti. In particolar modo, a tre di essi. Ed ecco comparire le figure di Raffaele Cadorna alias Valenti, comandante del Corpo volontari della libertà, e dei suoi due vice, Ferruccio Parri alias Maurizio e Pietro Longo alias Italo. Tre uomini diversi l’uno dall’altro per formazione, inclinazione ideale e provenienza sociale, ma uniti nel comune intento di liberare il nord Italia dal giogo degli invasori riscattando, per questa via, l’onore della patria. 

Venti mesi di guerra partigiana

Greppi utilizza come filo conduttore il discorso tenuto da Ferruccio Parri al Teatro Eliseo di Roma il 13 maggio 1945, Venti mesi di guerra partigiana. Discorso nel quale il futuro primo Presidente del Consiglio dell’Italia liberata, racconterà cosa è stata la guerra partigiana, tanto sotto l’aspetto organizzativo e militare quanto sotto quello umano tramite il racconto degli atti di eroismo e sacrificio che contribuirono a riportare il nostro paese all’onore del consesso internazionale. 

Leggere 25 aprile 1945 è prendere posizione, oggi, essere partigiano, inteso come scriveva Gramsci, anche nell’Italia attuale. È un impegno a cui non si può venire meno. Per chi ci ha preceduto, per chi ci seguirà. 

Titolo: 25 aprile 1945

Autore: Carlo Greppi

Editore: Editori Laterza

Pagine: 244

Prezzo: 18,00